Hogwarts Gdr °*° It will never end

Un nuovo anno

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view post Posted on 6/10/2011, 14:16
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Accademia di Monsieur De Tréville

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Anonymes!


:Tosca:
Quella mattina mi svegliai completamente di buonumore.
Ero sempre felice, ad onor del vero, ero sempre lieta di essere ciò che ero, nonostante avesse comportato persecuzioni e una vita all'insegna della fuga.
Ero vissuta nascondendomi, ma ora finalmente avevo coronato il mio sogno: avevo contribuito a creare un luogo dove le persone come me potessero essere ciò che erano, senza freni, senza limitazioni alla libertà.
Respirai appieno l'aria fresca, settembrina.
Riempii i miei polmoni, trattenni l'ossigeno al loro interno per qualche istante, dopodiché espirai e riaprii gli occhi.
Ero pronta ad affrontare un nuovo anno ad Hogwarts, la mia Scuola di Magia e Stregoneria.
Sapere di aver collaborato per creare un luogo simile mi riempiva di gioia e onore per me stessa.
Mi alzai dal letto della mia stanza posta vicino alle cucine e mi preparai per affrontare l'arrivo degli studenti.
I miei tre colleghi abitavano, come me, nel castello, per essere sempre presenti, sempre pronti a dare una mano ai giovani Maghi e Streghe.
Per spiegar loro che non era peccato ciò che eravamo, per spiegar loro che potevamo fare del Bene con il nostro dono.
Avevo già terminato quell'estate, il giro per l'Inghilterra, in cerca di nuovi studenti che avrebbero frequentato Hogwarts, smistati nella Casa che portava il mio nome.
Dovevo solo aspettarli, ma sapevo che presto sarebbero giunti tutti.
Raggiunsi il cortile, ancora vuoto, e lo immaginai gremito di alunni.
Quel pensiero fece affiorare un dolce sorriso sulle mie labbra.
Una folata di vento si insinuò sotto la mia veste, costringendomi a stringermi nello scialle che avevo cucito io stessa per riscaldarmi.
«Non vedo l'ora» mormorai tra me e me.
Seguire una scuola come quella non era semplice, ma il duro lavoro non mi aveva mai fermato, anzi.
Mi stimolava a far sempre meglio, a dare sempre tutta me stessa.
 
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¬Arin† Miriam Kane~
view post Posted on 6/10/2011, 14:25




priscilla04

Quando mi svegliai, Helena gicava tranquillamente con le apine che avevo creato per lei e che avevo poi appeso sopra la sua culla.
Aveva solo pochi mesi, e vederla mi riempiva sempre di gioia mista a malinconia.
La presi tra le braccia e, dopo averle dato da mangiare, decisi di fare una passeggiata.
Quella sera sarebbero arrivati gli studenti che io e i miei colleghi avevamo cercato per tutta l'Inghilterra.
Dovevo ammetterlo, ero in agitazione.
L'idea di insegnare ai giovani Maghi e alle giovani Streghe mi elettrizzava, soprattutto considerando il fatto che presto la mia piccola Helena sarebbe stata tra loro. Speravo vivamente che avesse le qualità per entrare nella mia casa. Ma sarei stata felice anche se uno dei miei colleghi avesse visto in lei qualità diverse.
Qaundo raggiunsi il cortile, notai che qualcuno aveva avuto la mia stessa idea.
Tosca era lì fuori, a godersi l'aria settembrina dell'esterno del castello.
Mi avvicinai, sorridendo.
Che bella mattinata. L'ideale, per accogliere gli studenti, non è vero? le dissi, sistemando meglio Helena tra le braccia, che nel frattempo si mangiava tutta contenta la manina.
 
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view post Posted on 6/10/2011, 19:41
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:Tosca:
Poco dopo venni raggiunta da Priscilla, l'altra Strega che aveva contribuito a creare Hogwarts praticamente dal nulla.
Mi strinsi maggiormente nello scialle ed annuii.
«Oh, sì» risposi voltando elegantemente il capo verso di lei.
«Un ottimo inizio» aggiunsi volgendo successivamente lo sguardo all'orizzonte.
Tutto sembrava perfetto per quel nuovo anno di studio.
Certo, sapevo che il pericolo e la minaccia erano sempre in agguato: per quanto avessimo protetto il castello con degli incantesimi anti-Babbano, non potevamo dirci certi della nostra sicurezza.
Vivevamo in un'epoca che credeva la magia il simbolo manifesto del male, e coabitare con persone che credevano di essere inviati da Satana non era sempre facile.
Spesso mi era capitato di incontrare giovani Maghi e giovani Streghe terrorizzati da ciò che erano, la cui mente era stata affollata da pensieri oscuri e torbidi, pensieri che facevano credere l'oro di essere opera del Demonio.
Fortunatamente convincerli di essere brave persone era sempre facile per me.
Riuscivo a risultare credibile e ad ispirare fiducia.
Immaginai fosse per il mio carattere leale ed onesto, che traspariva dal mio sguardo.
Inoltre il mio passato mi consentiva di comprendere perfettamente lo stato d'animo di quei poveri giovani.
«Quanti nuovi studenti hai trovato tu?» domandai a Priscilla, accarezzando con uno sguardo dolce la piccola Helena.
Noi Fondatori ci conoscevamo così bene che ormai ci rivolgevamo a noi stessi parlando un linguaggio molto informale, familiare.
 
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¬Arin† Miriam Kane~
view post Posted on 6/10/2011, 19:51




priscilla04

"Un ottimo inizio." rispose Tosca.
Speravo solo che gli studenti sarebbero stati di ottimo umore.
Era difficile convincerli a seguirci, visti i tempi che correvano.
Bisognava trovare nuovi metodi per ognuno di essi, perchè ognuno di loro guardava alla Magia in maniera differente.
Ma la cosa più difficile era convincere le loro famiglie.
Spesso erano i genitori stessi a credere i figli strani o diversi, e quindi ad allontanarli.
La prospettiva di altre persone come loro aveva spinto molti degli studenti a lasciare le loro case.
Per fortuna, avevano trovato un luogo che li sostenesse prima dell'inizio dell'anno, o non sarebbero andati lontano da soli.
Tosca mi chiese quanti studenti avessi trovato.
Abbastanza. Non li ho contanti, in verità. risposi, mentre Helena, che evidentemente aveva visto Tosca, allungava le manine per prenderle i capelli o per toccarle il viso.
Tu? Quanti ne hai trovati? chiesi.
Ormai eravamo come una famiglia, noi Fondatori. Era diventato normale parlarci in maniera così informale.
 
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view post Posted on 7/10/2011, 12:57
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:Tosca:
Riflettei qualche istante prima di rispondere a Priscilla.
Io in genere contavo sempre quanti studenti avrei portato ad Hogwarts, così sarei stata in grado di organizzare la sistemazione nelle camere da letto e le lezioni.
Accennai un lieve sorriso.
«Sono diciannove» risposi.
Diciannove giovani sarebbero divenuti miei studenti.
Avevo viaggiato per tutta l'Inghilterra quell'estate, senza sosta.
Sapevo perfettamente che dovevo cercare di essere presente ovunque sarebbe stata necessaria la mia presenza.
Dovevo impedire che questi giovani compissero gesti estremi per paura di ciò che erano.
Fortunatamente incontravo anche Maghi e Streghe che non temevano la loro natura, che sapevano che non erano opera del Male.
In genere tali giovani erano Purosangue, con genitori esperti di pratiche magiche.
Ogni volta che pensavo al calore che la nostra scuola infondeva nelle giovani menti, mi si scaldava sempre il cuore.
Ero così felice di ciò che stavamo facendo.
Poiché i giovani giungevano a noi dalle più disparate lande inglesi, non sapevamo quando, nell'arco della giornata, si sarebbero mostrati, perciò dovevamo tenerci pronti ad accogliere chiunque, sempre.
Mi inumidii le labbra rese secche dall'aria fresca e osservai con lo sguardo una delle ultime cavallette della stagione saltare nel cortile piastrellato di sampietrini.
«Non ne conosco la ragione, ma sento che quest'anno sarà diverso dagli altri...» commentai.
Era da circa una settimana che avevo tale sensazione.
Il problema era che non riuscivo ancora a comprendere se fosse una diversità positiva o negativa.
 
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4 replies since 6/10/2011, 14:16   79 views
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