Hogwarts Gdr °*° It will never end

Festa di inizio anno, Sala Grande

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view post Posted on 24/9/2011, 22:44
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Continua da: Ultimo anno ad Hogwarts, poi... Libertà!
:Sirius:
Ero appoggiato allo stipite della porta e aspettavo che Ramoso si sbrigasse a convincere Lunastorta a partecipare alla festa.
Il nostro amico mannaro non amava certe occasioni, e preferiva restare in stanza a studiare piuttosto che prendere parte a certi divertimenti.
Mi sistemai l'abito da cerimonia (che rigorosamente seguiva la moda babbana), lasciando che aderisse perfettamente alla mia figura.
Dopotutto avevo una reputazione da mantenere!
Non potevo presentarmi con qualcosa che non fosse alla mia altezza.
Quasi tutta Hogwarts mi conosceva, ma, per l'ultima volta nella mia vita, dovevo far colpo sulle matricole.
C'erano circa una cinquantina di nuovi studenti che dovevano ancora associare un volto al mio nome.
Sapevo che la mia fama mi precedeva e che la maggior parte di loro (i Purosangue o i Mezzosangue) sapevano che ero uno dei Malandrini, uno dei maggiori portatori di caos e divertimento alla Scuola gestita da Silente.
A tutti gli effetti, la festa di inizio anno era per me una consacrazione a nuovi mesi sulla cresta dell'onda.
"E questa è l'ultima.
L'ultima danza"
pensai.
Mi intristii lievemente.
Non desideravo altro che smettere di studiare, non desideravo altro che diventare adulto, ma la consapevolezza che l'anno prossimo non ci sarebbero stati gli stessi rituali da fare mi lasciò una spiacevole sensazione allo stomaco.
Guardai i miei tre amici e chiusi gli occhi.
No, anche se Hogwarts non sarebbe più stata il luogo delle nostre scorribande, niente sarebbe cambiato.
"Allora, andiamo?" propose James posando una mano sulla mia spalla con espressione complice.
Accennai un sorriso sghembo.
Aveva condiviso i miei pensieri.
Ramoso ed io riuscivamo a comprenderci con uno sguardo.
Annuii.
«Andiamo a rallegrare la Sala Grande!» esclamai.

La stanza era addobbata nel migliore dei modi.
Silente amava festeggiare e lo faceva notare curando ogni dettaglio.
Il luogo era affollato di studenti, volti conosciuti ed altri che mai avevo visto prima.
Noi Malandrini facemmo il nostro ingresso come delle vere rock star.
Eravamo uno accanto all'altro, ed osservavamo l'orizzonte.
Il nostro sguardo era sicuro.
Il mio e quello di James svelava anche una sfumatura di compiacenza che negli altri mancava.
Avremmo fatto scintille.
Avremmo spaccato, come sono soliti dire i Babbani.
Mi chiesi dove fosse Erin, la ragazza che avevo conosciuto in stazione.
Era evidente che ci sarebbe stata.
 
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view post Posted on 25/9/2011, 17:00
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:Amelia:

Sbadigliai.
Di nuovo.
Da più di mezz'ora me ne stavo appoggiata al muro dondolandomi avanti e indietro con gli occhi persi nella Sala Grande.
Gurdavo le decorazioni senza vederle realmente.
Non biasimavo le mie compagne di stanza per non essere uscite a prendere parte ai festeggiamenti.
Avevano preferito restarsene nella Sala Comune a chiacchierare e io, che ero scesa giusto per dare un'occhiata, probabilmente le avrei presto raggiunte.
Mi staccai dal muro e mi diressi verso il portone della Sala grande.
Un gruppo di ragazzini del primo anno mi travolse e inveii contro un giovane Tassorosso che mi aveva pestato il piede.
Il ragazzino scappò via impaurito, incespicando nella sua divisa troppo lunga.
In realtà non mi aveva fatto granchè, ma ogni scusa era buona per prendersela con loro anche se, naturalmente, attaccare un Tassorosso non dava la stessa soddisfazione di litigare con un Grifondoro.
Gettai un'occhiata al tavolo degli insegnanti, dove Silente discuteva con l'insegnante di Cura delle Creature Magiche.
Non potevo permettermi di scatenare una lite proprio davanti ai suoi occhi.
Sbuffai e mi lasciai cadere nuovamente contro il muro.
Tirai fuori la bacchetta.
Non avevo voglia di tornare in Sala Comune.
Non avendo niente di meglio da fare, cominciai a giochicchiare con le decorazioni, facendole levitare e compiere strane giravolte a mezz'aria.
Smisi non appena mi accorsi di aver attirato l'attenzione dei ragazzini del primo anno, che mi guardavano ammirati.
Ci mancava solo che mi chiedessero di trasformare l'acqua dei loro calici in whisky incendiario o altri alcolici vietati ai minorenni e non avevo intenzione di fargli da insegnante.
Mi allontanai da quelle faccette curiose e mi sedetti al mio tavolo.
Solo allora notai quanti pochi Serpeverde fossero venuti e mi accorsi con orrore che uno di questi era Severus Piton.
L'unico Serpeverde capace di strisciare ai piedi di una Grifondoro.
Feci una smorfia, schifata, e rimpiansi di non essere rimasta a impartire lezioni di incantesimi a quelli del primo anno.

Edited by Bellatrix Riddle - 25/9/2011, 18:30
 
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:Erin:
Erano passate diverse ore dal mio incontro con Sirius ma in certi momenti della giornata il suo volto aveva occupato i miei pensieri.
Egli riusciva sempre a farmi sorridere anche quando non era fisicamente accanto a me.
Le mie amiche erano state aggiornate durante il viaggio in treno e non avevano nascosto la loro "invidia" nei miei confronti, ovviamente quello era un sentimento palesato amichevolmente: nessuna di loro era veramente invidiosa di me.
Adesso però un altro avvenimento si era conquistato il primo posto tra le cose su cui riflettere: la consueta festa di inizio anno.
Più che le feste, io adoravo il momento che le precedeva, ovvero: andare per negozi e provare un numero infinito di vestiti e di scarpe, compresi quelli che sicuramente non avrei mai indossato.
Anche se non potevo permettermi di acquistare spesso dei capi di abbigliamento pregiati, quell'estate ero riuscita a mettere da parte una somma abbastanza alta per comprarne uno.
Il vestito che avrei indossato quella sera, sicuramente mi avrebbe valorizzata ulteriolmente e speravo che attirasse l'attenzione di Sirius.
Ormai quel grifondoro era diventato il mio obiettivo e qualcosa mi diceva che avrei trascorso un anno diverso dagli altri, in sua compagnia.
Mi raccolsi alcune ciocche di capelli e le sistemai con un fermaglio, lasciandone altre sciolte.
Infine contornai i miei occhi con l'ombretto nero e misi un leggero velo di rossetto sulle labbra.
Finalmente ero pronta, rimasi per pochi istanti a riflettere la mia immagine sullo specchietto e successivamente presi parte alla festa.
Entrai nella sala grande seguita dalle mie amiche, e gli sguardi di alcuni ragazzi si posarono su di me.
Adoravo essere osservata ma ovviamente non condiserai nessuno di loro perché nessuno di loro era Sirius Black.
La festa di inizio anno riusciva sempre a coinvolgermi e sapevo che era un buon modo per conoscere meglio le persone.
Mi avvicinai al centro della sala e iniziai a scambiare alcune battute con le mie amiche anche se i miei occhi stavano cercando un determinato ragazzo.
Finalmente lo vidi, Sirius Black.
Il mio sguardo aveva riconosciuto la sua figura elegante e la sua chioma ribelle.
Avvicinai il bicchiere di Acquaviola che tenevo in mano alle labbra e ne bevvi un sorso senza distogliere i miei occhi dai suoi.
Mi avrebbe raggiunta oppure si aspettava che io lo inseguissi?
Nel secondo caso, avrebbe aspettato in eterno.
Ovviamente io non ero intenzionata ad adottare un simile comportamento.
Sirius doveva capire che io ero diversa da tutte le altre ragazze che segretamente o no erano sue ammiratrici.
Tuttavia ero più che certa che Sirius avesse compreso.
 
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view post Posted on 1/10/2011, 10:39
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:Sirius:
Silente, fedele all'anima di festaiolo ormai nota a tutti noi Grifondoro (la mia Casa occupava un posto speciale nel cuore del Preside.
Predilezione che si manifestava con sorrisi bonari rivolti verso di noi e punizioni più indulgenti per gli scherzi che noi Malandrini in particolare compivamo), aveva curato ogni cosa nei minimi dettagli.
Dai festoni colorati che scendevano assieme alle candele bianche sulle nostre teste, alla musica che, sebbene non al livello dei gruppi babbani, era buona persino per le mie orecchie da intenditore.
Appena io e gli altri facemmo il nostro ingresso nella Sala Grande, fummo immediatamente circondati da giovani ragazze che ci adoravano.
Non fingo modestia: amavo quei momenti.
Essere riverito, osservato, ammirato, suscitare quei sospiri sognanti gonfiavano e alimentavano il mio ego in maniera spasmodica.
Non c'era niente di meglio che un buon bagno di folla per risollevarsi il morale, non che il mio avesse mai bisogno di tale toccasana, s'intende.
James e il sottoscritto eravamo i Malandrini che più si pavoneggiavano davanti alle fanciulle.
Remus e Peter invece non amavano ritrovarsi al centro dell'attenzione, il primo perché considerava l'ammirazione nata dall'aspetto fisico semplicemente puerile, il secondo perché timido di natura.
Grazie alla mia altezza, riuscii ad osservare la Sala.
Tra tutte quelle ragazzine, sempre uguali, i miei occhi cercavano lei.
La prima ragazza che avesse veramente suscitato il mio interesse e colpito il mio istinto di competizione.
Notai una Serpeverde che giocava con i festoni, suscitando l'ammirazione dei primini.
In condizioni normali mi sarei avvicinato a lei per punzecchiarla, ma non quella sera.
Volevo vedere come si era vestita Erin per l'occasione.
Illuminati dalla sua luce, i miei occhi si posarono sulla ragazza che stavano cercando.
Annuii compiaciuto.
Non aveva deluso le mie aspettative.
Mi morsi l'interno della guancia mentre la osservavo con espressione maliziosa.
"Vediamo come giochi" pensai.
Ramoso aveva intercettato il mio sguardo e mi diede un'amichevole pacca sulla spalla.
"Riuscirò a fronteggiare le masse da solo, con l'aiuto di Lunastorta e Codaliscia.
Libera la tua anima, conquistatore"
mi prese in giro.
Sorrisi divertito alla sua battuta e cominciai 'le danze'.
Ovviamente la mia mente aveva già elaborato un piano, una tattica che avrebbe stupito la Grifondoro.
Mi allontanai dal gruppetto delle mie 'ammiratrici' e camminai a passo sicuro verso Erin, puntando i miei occhi su di lei.
«Ragazze» esordii chinando il capo per salutare le sue amiche, dopodiché mi chinai su Erin.
«I reali di Hogwarts devono godersi la festa dal palco d'onore» affermai porgendole un braccio.
Sapevo che si ricordava del discorso che avevamo tenuto a King's Cross e quindi che l'avevo considerata una regina.
Con la coda dell'occhio osservai la via più rapida per abbandonare la Sala Grande e raggiungere il 'palco d'onore'.
Sfortunatamente il nostro percorso era ostruito dalla figura unta ed ingobbita di Severus Piton.
Notai però che James lo stava raggiungendo.
Accanto a questo scenario 'idilliaco' si trovava anche la Serpeverde che avevo visto poco prima.
Ovviamente Ramoso avrebbe iniziato a deridere Mocciosus.
Mi chiesi se la ragazza sarebbe intervenuta in difesa del suo compagno di Casa o meno.
Sperai solo che l'inevitabile sarebbe avvenuto dopo che io ed Erin avessimo abbandonato la sala.
Malauguratamente i miei desideri non vennero realizzati.
James cominciò ad insultare Piton proprio davanti a noi.
In un'altra occasione mi sarei divertito e unito a lui, ma non ora.
Avevo questioni più importanti.
 
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view post Posted on 1/10/2011, 20:26
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:Amelia:

Voltai la testa in direzione del tavolo dei Tassorosso. Brutta mossa.
Alcuni dei marmocchi che mi avevano circondata pochi secondi prima si trovavano in quel tavolo, allegramente seduti a chiacchierare.
Pregai che nessuno di loro volgesse lo sguardo verso noi Serpeverde, o mi avrebbero di certo riconosciuta.
Pazienza.
Tutto pur di evitare una spiacevole conversazione con Piton.
Solo l'anno prima l'avevo quasi steso in un duello, cercando di ficcargli in quel cervello il semplice concetto di "Grifondoro = feccia."
Lo sapeva bene, sosteneva.
E allora perchè continuava a sbavare dietro a quella sempliciotta di Lily Evans? Oltre ad essere una Grifondoro, era una Nata Babbana.
Eppure lui continuava a sostenere di non provare nulla per lei.
Ma a chi voleva darla a bere?
Si vedeva lontano un miglio che si sarebbe potuto inchinare ai piedi di quella ragazzina.
Non ero gelosa, ma vedere un Serpeverde inchinarsi a un Grifondoro.. brrr.. mi dava i brividi.
Non che i Grifondoro fossero poi così malaccio, avevo alcune buone amiche in quella casa.. ma se parliamo di gente come James Potter..
Proprio in quel momento udii dei passi avvicinarsi.
"Ehi Mocciosus!"
Strinsi i denti.
Voltai la testa in direzione di Piton, ben sapendo che stava per avere inizio il solito spettacolo di tutti i giorni.
-Potter- dissi freddamente -Nel caso in cui non te ne fossi accorto, non sei il benvenuto in questo tavolo-
Lui sorrise "No, non me n'ero accorto".
Poi tornò a rivolgersi a Piton.
Era incredibile come Severus riuscisse a restare immobile, a capo chino, mentre James Potter lo ricopriva di insulti.
Ma sapevo che era solo questione di tempo prima che perdesse la pazienza e tirasse fuori la bacchetta.
Sfortunatamente quel giorno non sembrava in vena di scontri, poichè rimase a fissare il piatto che aveva di fronte.
Reagisci pensai forza!
Come poteva restare impassibile di fronte a tale umiliazione?
Come poteva permettere che un Grifondoro si prendesse gioco di lui?
Non potevo restare a guardare.
E va bene, lo ammetto.
Di Severus non m'importava quasi niente, avevo solo visto, nel duello, l'occasione giusta per non annoiarmi.
Alzai la bacchetta -Sparisci, Potter-

Edited by Bellatrix Riddle - 2/10/2011, 00:55
 
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view post Posted on 3/10/2011, 14:41
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:Erin:
Dopo aver scambiato poche parole con un suo amico, Sirius, si avvicinò a me.
In quel momento, mentre i miei occhi stavano guardando i suoi con una leggera aria maliziosa, mi chiesi come avevo potuto mettere in dubbio il fatto che mi avrebbe raggiunta non appena mi avesse scorta tra la folla.
Tuttavia sapevo di averlo conosciuto solo per pochi minuti, quindi, potevo permettermi simili errori di giudizio.
Un'amica, Rose, si avvicinò al mio orecchio e mi disse che Sirius Black stava venendo da me, mi voltai verso di lei e sorrisi.
La sua agitazione era palpabile e in qualche modo giustificava la sua frase del tutto ovvia.
Ragazze, state calme cercai di tranquillizzare tutte le mie amiche dopo aver avvertito la loro tensione accrescere.
Forse dissi quella frase più per me che per loro, purtroppo in alcune situazione ero piuttosto empatica e il loro stato d'animo stava alterando il mio.
Sapevo benissimo che carattere avevo e di certo non mi agitavo di fronte ad un ragazzo.
Dovevo ritrovare la mia calma prima di trovarmi a pochi centimetri di distanza da Sirius.
Mi finsi idifferente e appoggiai il bicchiere sul tavolo dei Grifondoro distogliendo il mio sguardo dal suo.
Alzai per un attimo le sopracciglia.
E' solo un ragazzo... mormorai per smorzare l'entusiasmo e i gridolini soffocati delle mie amiche.
Quando alzai lo sguardo lo vidi.
Di fronte a me.
Sirius salutò le altre e subito dopo si rivolse a me dicendomi che i reali di Hogwarts dovevano godersi la festa dal palco d'onore.
"Che cos'ha in mente?" mi chiesi divertita mordendomi leggermente il labbro inferiore.
Sarò lieta di seguirvi risposi appoggiando la mia mano sul suo braccio.
L'avrei seguito ovunque.
Ero certa che non mi sarei annoiata in sua compagnia.
Per un attimo mi ritenni fortunata, non tutte avevano l'"onore" di conoscere di persona il famoso Sirius Black.
Subito dopo scacciai quei pensiei.
Era lui che doveva sentirsi onorato per avermi conosciuta.
Quel pensiero mi strappò un leggero sorriso divertito.
Ero curiosa di sapere quale direzione avrebbe preso la festa e più di ogni altra cosa ero curiosa di sapere cosa si sarebbe inventato Sirius per mantenere alta la sua reputazione.
Prima di allontanarmi dalle mie amiche mi voltai verso di loro e le salutai.
Divertitevi! dissi sorridendo.
Ero certa che non si sarebbero trattenute dal farlo.
Sicuramente avrebbero passato una bellissima serata anche senza di me.
Prima che potessi dire qualcosa, l'amico di Sirius, James, prese di mira Mocciosus proprio davanti a noi.
Purtroppo il nostro gioco doveva attendere.
Quell'inconveniente non mi infastidì, ero una persona abbastanza paziente.
Rimasi al fianco di Sirius e guardai la scena che mi si parava davanti.
Poco dopo si aggiunse un'altra ragazza.
Anch'ella era una serpeverde e probabilmente si sentì in dovere di difendere il suo compagno di casa.
Mocciosus era proprio il ragazzo che avevo "conosciuto" alla stazione.
Invece di difendersi rimaneva impassibile, subiva e l'intervento della sua compagna aveva reso il ragazzo ancora più patetico.
La serpe estrasse la bacchetta e intimidò James di andarsene.
Sgranai leggermente gli occhi, mi sembrava eccessivo l'uso della magia ma dato che si trattava di serpi tutto era lecito.
Guardai Sirius, sicuramente non avrebbe esitato ad aiutare il suo amico.
Le solite serpi, o sono vigliacche o guastafeste commentai sospirando e alzando con un'aria rassegnata le spalle.
 
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view post Posted on 3/10/2011, 21:45
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:Sirius:
Erin stette al mio scherzo e si unì a me.
Sfortunatamente avrei dovuto rimandare il momento nel quale le avrei mostrato il mio, personalissimo, palco d'onore.
Era un luogo che ben pochi conoscevano.
A dire il vero era noto solo a noi Malandrini.
Dopotutto, chi conosceva Hogwarts meglio dei creatori dell'ormai famosa Mappa?
Sapevo che alla ragazza sarebbe piaciuto scoprire quel luogo nascosto del castello, dal quale si poteva troneggiare sulla Sala Grande.
Lanciai uno sguardo al tavolo Serpeverde dove Ramoso si stava dedicando ad uno dei suoi passatempi preferiti: prendere in giro Mocciosus.
Ammettevo anche io che l'idea di farlo davanti a tutti i suoi compagni di Casa era alquanto stimolante; schernire qualcuno che si trovava circondato da persone che, in teoria, avrebbero dovuto stimarlo o comunque apprezzarlo, era un'azione che solleticava anche il mio umorismo.
Certo era che probabilmente io ci sarei andato con gli altri Malandrini e non certo da solo.
Non si poteva mai sapere come reagivano i Serpeverde.
Erano infidi e sleali, potevano attaccare alle spalle e l'esperienza con il Quidditch di James dava conferma alle mie convinzioni.
Piton, come sempre, taceva.
Probabilmente stava maledicendo mentalmente il mio amico.
Notai che James stava cercando con lo sguardo Lily.
Gli piaceva sempre provocarla in quel modo.
Sospirai.
Aveva molto da imparare da me su come si conquistava una ragazza, e sebbene continuassi a parlargli delle mie 'tattiche', sembrava che Ramoso non mi prestasse mai molta attenzione.
Era orgoglioso ed evidentemente non voleva rinunciare ai suoi 'stratagemmi'.
Non era dunque Mocciosus ad impensierirmi, bensì la ragazza che avevo visto prima.
Aveva sfoderato la bacchetta e mi sembrava pronta ad usarla contro il mio amico.
Fui completamente d'accordo con l'affermazione di Erin e le sorrisi.
«Ti chiedo scusa» risposi.
«Credo che, in qualità di re, io mi debba occupare di una questione alquanto importante».
Mi avvicinai al tavolo Serpeverde, sapendo che Erin mi avrebbe seguito.
«Ci sono problemi?» domandai con la mia solita aria scanzonata.
Intercettai uno sguardo vispo di Ramoso.
Quella situazione rientrava tra le nostre favorite.
Poche cose erano migliori di prendere in giro altri Serpeverde.
 
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¬Arin† Miriam Kane~
view post Posted on 4/10/2011, 16:06




abbey04

La festa di inizio anno era sempre un evento.
Silente era sempre stato piuttosto... Megalomane, quando si trattava di festeggiare, quindi anche quest'anno sarebbe stata imperdibile.
Indossavo un vestito beige, semplice, che si allacciava al collo, proprio come certi costumi da bagno. scendeva poi avvolgendosi intorno al corpo, impreziosito da una semplice collana a forma di farfalla.
Sul petto spiccava il distintivo da Prefetto, così che tutti potessero riconoscermi e chiedermi aiuto nel caso ci fosse bisogno, soprattutto per le matricole.
Diedi una rapida occhiata ai tavoli. Quelli di Grifondoro, Tassorosso e Corvonero erano pieni, soprattutto di primini dalle facce entusiaste. Sorrisi, ripensando al mio primo giorno a scuola.
Quando il cappello mi aveva smistato a Tassorosso, ne ero stata felice e triste al contempo: la prima perchè almeno non ero finita a Serpeverde, la seconda perchè non ero nella stessa casa di Sirius e Lily, con cui avevo fatto amicizia sul treno.
Spostai lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde, notando che era mezzo vuoto.
C'era James che punzecchiava Severus Piton, come sempre, e anche una ragazza che conoscevo di vista che puntava la bacchetta contro James.
Persino Sirius si era avvicinato, immaginai per dare manforte a James, come sempre.
Sospirando, mi avvicinai.
Che cosa succede qui? domandai, scrutando James e Sirius. L'hanno scorso si erano beccati più di una punizione da me, la maggior parte delle volte per il solito motivo: Piton. Non volevo far iniziare a tutti e due l'ultimo anno pulendo la Sala dei Trofei con Gazza.
Non era un granchè come inizio anno.
 
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view post Posted on 4/10/2011, 18:19
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:Amelia:

Potter si limitò a fissare la bacchetta con un sorriso sghembo.
Ma sapeva che, sebbene al momento lo stessi solo minacciando, avrei potuto attaccare in qualsiasi momento: amavo i duelli e non mi sarei lasciata sfuggire l'occasione di battere un Grifondoro.
Non mi sarei mai lasciata sfuggire l'occasione di battermi con James Potter!
Chissà se, perdendo, si sarebbe deciso a darsi una regolata in quanto a arroganza e avrebbe smesso di pavoneggiarsi, come tutti i bravi Grifondoro.
Era questa l'unica differenza tra Grifondoro e Serpeverde.
I Grifondoro passerebbero ore a vantarsi della loro bravura a Quidditch, tanto per fare un esempio.
Non dico che i Serpeverde non abbiano difetti, forse siamo un po' troppo competitivi. E alcuni Grifondoro non sono da meno.
Ne è un esempio James Potter che, nonostante continuassi a intimargli di andarsene, non aveva ancora mosso muscolo.
Naturalmente non poteva insultare Piton da solo.
-Ho sbagliato a pensare che potessi cavartela senza rinforzi- feci quando intravidi due figure avvicinarsi -è evidente che ti ho sopravvalutato-
Spostai lo sguardo sui due Grifondoro e riconobbi il primo: Sirius Black. Persino tra i Serpeverde era abbastanza famoso.
Sorrisi -Bene bene, guarda chi c'è.. il pezzo guasto della famiglia-
Che fosse famoso tra i Serpeverde non va messo in dubbio, ma non godeva certo di un'ottima reputazione: la maggior parte di noi, o almeno coloro che avevano rapporti d'amicizia con la sua famiglia, lo odiava a morte per aver buttato al vento gli ideali dei Black o, come minimo, era odiato per il suo atteggiamento arrogante e la sua convinzione di piacere a tutti.
Insomma, quello che per i Grifondoro appariva come un modello da imitare, per i Serpeverde non era altro che feccia.
In quell'istante il mio sguardo cadde su Severus.
Sapevo che odiava Black, tanto quanto odiava Potter.
Tuttavia era ancora immobile e sembrava che l'arrivo dei due non lo avesse affatto turbato.
Il viso coperto dai capelli unti, da cui si intravedeva solo il naso adunco, era rivolto verso il basso.
Avrei voluto che reagisse, sapevo che era capace di farlo, di spedire Potter in infermeria se solo l'avesse voluto.
Invece continuò a restare impassibile, lasciando che Potter e gli altri si prendessero gioco di lui.
Lanciai una rapida occhiata al tavolo degli insegnanti. Nessuno di loro al momento stava prestando attenzione al nostro tavolo, ciò significava che non c'era motivo di abbassare la bacchetta.
Se Severus avesse deciso di rimanere impassibile per tutta la serata, avrei volentieri sistemato quei tre impiastri da sola.
 
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view post Posted on 6/10/2011, 16:06
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:Erin:
Sirius non deluse le mie aspettative.
Era evidente che un forte legame lo legava a James Potter.
I due sembravano fratelli, almeno per quanto ne sapevo io.
Purtroppo non avevo avuto modo di conoscerli di persona prima di quel giorno.
Tutto ciò che sapevo si basava sui pettegolezzi che giravano nei corridoi di Hogwarts.
Ero consapevole che non tutte le informazioni che mi erano giunte si potevano definire veritiere ma sicuramente era indiscussa la loro amicizia.
Guardai Sirius e accennai un sorriso mentre con un cenno del capo gli feci intendere che non mi dispiaceva se andava a spalleggiare James.
Io ero intenzionata a seguirlo, sicuramente non sarei rimasta in disparte.
Anche se solitamente alle feste evitavo di farmi coinvolgere in queste situazioni, dovevo ammettere che l'idea di prendere un po' in giro le serpi era veramente divertente.
Sicuramente sarebbe stato qualcosa di diverso anche se preferivo di gran lunga passare la serata in compagnia di Sirius, evitando queste interruzioni.
Ero curiosa di vedere dove fosse il "palco d'onore" di cui mi aveva parlato Sirius poco fa ma purtroppo avrei dovuto essere paziente.
Guardai per un attimo la ragazza che aveva sfoderato la bacchetta.
Generalmente i serpeverde mi stavano antipatici a causa della loro slealtà che, anche se non per tutti, costituiva l'elemento principale del loro carattere.
Non appena ci avvicinammo al tavolo, la serpeverde che per me aveva un visto familiare e che molto probailmente aveva seguito delle lezioni nella mia stessa classe, non perse tempo ad attaccare anche Sirius.
La sua frase mi irritò ma decisi di tacere perchè ero certa che Sirius non avrebbe esitato a risponderle a tono.
Inoltre non aveva certo bisogno del mio intervento per difendersi.
Per quanto mi riguardava era il resto della famiglia Black ad essere guasta.
Subito dopo allontanai quei pensieri.
Non erano questioni che dovevano interessarmi dato che erano personali.
Mi limitai ad incorciare le braccia al petto ed ad inarcare leggermente le sopracciglia con un'aria lievemente seccata.
Poco prima un'altra ragazza si avvicinò al tavolo chiedendo cosa fosse successo.
Inizialmente credevo fosse una serpeverde venuta per aiutara la sua amichetta ma il distintivo da prefetto tassorosso bocciò la mia ipotesi.
Era una di noi, quindi.
Mi voltai verso di lei e anche se stava guardando Sirius e James decisi di risponderle.
Probabilmente stava guardando i ragazzi perché conosceva bene le loro reputazioni.
I due erano dei ribelli ed erano soliti ad infrangere le regole della scuola.
Nulla di interessante... è evidente che le serpi non hanno il senso dell'umorismo risposi sinceramente scuotendo leggermente il capo cercando di alleggerire la situazione.
In fondo non stava succedendo nulla di particolare, erano i soliti screzi che nascevano di continuo tra grifondoro e serpeverde.
 
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view post Posted on 8/10/2011, 11:58
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:Sirius:
James mi accolse con un sorriso complice.
Era ovvio che sapeva che l'avrei raggiunto, dopotutto tra noi era sempre così.
Era una sorta di regola tacita tra noi due: non si lasciava mai l'altro in compagnia di un numero eccessivo di Serpeverde.
Egli scosse il capo alla mia domanda, rispondendo che non v'era il minimo problema e che si stava solamente divertendo, come di consueto.
Gli posai una mano sulla spalla e guardai i due verde-argento che avevamo dinnanzi.
Erano nella stessa Casa, ma avevano atteggiamenti così differenti: Mocciosus era a testa china e salmodiava maledizioni e imprecazioni contro di noi, la ragazza invece, bacchetta alla mano desiderava, o almeno, sperava di tenerci testa.
Scossi il capo stringendo le labbra al commento di quest'ultima.
«Detto da te, è un complimento» sussurrai facendole poi un occhiolino divertito.
Amavo provocare le ragazze, e le Serpeverdi adottavano sempre il solito atteggiamento di rifiuto ai miei modi di fare che mi faceva sempre ridere.
Strinsi la presa sulla spalla di Ramoso per comunicargli il mio appoggio quando giunse mia sorella.
Era una vera fortuna che fosse stata smistata in Tassorosso e non in Grifondoro, altrimenti avrebbe scoperto la maggior parte degli 'scherzi' che i Malandrini ed io ordivamo.
La risposta di Erin mi provocò una risata piena e selvaggia, simile ad un ululato.
«E' esatto» confermai.
«Temo che il fatto di vivere sottoterra» con un indice indicai il pavimento, «Abbia mutato il loro carattere, rendendolo molto simile a quello dei cadaveri».
Ramoso rise assieme a me ed annuì.
«Cara sorellina, se devi punire qualcuno, credo che dovresti guardare Mocci... Oh, pardon, Severus» aggiunsi sottolineando il nome di Piton con un tono viscido, come era solito colorare le sue parole.
«L'igiene è importante e non desidero un'invasione di pulci e pidocchi quest'anno».
Era risaputo che Mocciosus non si lavasse particolarmente, o almeno, i suoi tentativi di farlo non andavano a buon fine visti i capelli unti e la pelle giallognola.
E tutti noi sapevamo cosa comportava la sporcizia.
 
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